Intervista a Márcia Horta, borsista di ricerca (studente di master)

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Ciao Márcia, benvenuta a questa intervista nell’ambito del progetto SolaQua. Per prima cosa, vorrei che ti presentassi (spiegando dove sei nata, dove hai frequentato la scuola, cosa stai facendo al momento).

Mi chiamo Márcia Alexandra Rodrigues Horta, sono borsista presso la Cattedra di Energie Rinnovabili (CER) dell’Università di Évora e faccio parte del gruppo di energia solare fotovoltaica del CER.

Sono nata a Beja, in Portogallo. Ho studiato a Mértola fino a 18 anni e sono arrivata a Évora nel 2018 per iniziare il mio percorso in questa università. Inizialmente mi sono iscritta al corso di laurea in Ingegneria delle energie rinnovabili e l’ho completato nel 2021. Nello stesso anno ho conseguito un master in Ingegneria dell’energia solare e attualmente sto ultimando la mia tesi di master, che studia l’applicazione di una nuova tecnologia di accumulo di energia nel campo dell’irrigazione solare fotovoltaica ad alta potenza.

Attualmente è ricercatore presso la cattedra di Energie rinnovabili dell’Università di Évora. Può parlarci un po’ della sua esperienza presso la cattedra (per esempio, quali sono le sue ricerche e i progetti a cui ha partecipato)?

Il mio primo contatto con la cattedra è avvenuto durante il mio corso di laurea, dove ho realizzato il mio progetto di fine anno. Al termine della laurea sono stata invitata dal dottor Luís Fialho a diventare borsista della cattedra e a far parte di questo team, dove sono rimasta fino ad oggi.

Attualmente, nell’ambito del progetto SolaQua, sto studiando l’applicazione di un supercondensatore ibrido a base di carbonio nel campo dell’irrigazione solare, una novità visto il grado di innovazione di questa combinazione di tecnologie nel settore dell’irrigazione. Nell’ambito di questo progetto, ho già avuto modo di visitare alcuni dei dimostratori in scala reale che sono stati costruiti grazie a questo progetto. Ho anche avuto il privilegio di trasmettere le conoscenze alle PMI e agli agricoltori attraverso il ciclo di workshop che abbiamo tenuto presso la cattedra nel corso di alcuni mesi, e devo dire che è stata una grande sfida per me, che sono riuscito a superare con successo.

Nell’ambito del progetto SolarTech ho fornito anche un supporto alla ricerca sulle batterie agli ioni di litio di seconda vita, che ritengo molto interessante visto il panorama attuale. Nel corso di questo progetto ho avuto anche l’opportunità di relazionarmi direttamente con i fornitori di moduli fotovoltaici e inverter e di partecipare alla progettazione e all’assemblaggio di un impianto fotovoltaico in scala reale, cosa che finisce sempre per arricchirci di esperienza.

Ci sono sempre più donne nel mondo della ricerca, ma in generale ci sono ancora meno donne che uomini nei gruppi di ricerca. Può parlarci un po’ della sua esperienza? Qual è la realtà attuale della sua cattedra?

È un dato di fatto che noi donne siamo ancora una minoranza, soprattutto in questo settore dell’irrigazione fotovoltaica, dominato principalmente dagli uomini.

Quando mi sono laureata, la mia classe era composta da cinque ragazze e un solo ragazzo; nel master sull’energia solare, il rapporto era già di 50/50.

Al CER siamo ancora poche (nel gruppo di energia solare fotovoltaica siamo già in parità), ma penso che negli anni questo numero possa aumentare, soprattutto grazie a queste interviste e anche grazie agli articoli scientifici che stiamo sviluppando. Penso che con queste brevi interviste possiamo ispirare un maggior numero di giovani donne a interessarsi a questo settore di ricerca.

Infine, cosa direbbe alle giovani donne che stanno per terminare la scuola secondaria in merito allo studio dell’ingegneria o dell’energia solare?

Il messaggio che vorrei trasmettere è soprattutto quello di seguire sempre i propri sogni e che nulla è impossibile nel XXI secolo e che: non abbiate paura di rischiare! Oggi l’energia solare è molto importante per la nostra transizione energetica perché, dopo tutto, sarà davvero il nostro futuro d’ora in poi. L’esistenza di professionisti qualificati in questo campo è davvero importante al giorno d’oggi.

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